C’è poi un 15% in cui il trattamento non è risolutivo, ma si ottiene comunque un sollievo dei sintomi, e un altro 5% in cui non ci sono miglioramenti. Anche i tempi di recupero sono molto più veloci di un comune intervento alla spalla. Per un miglioramento completo, sarà necessario un ciclo riabilitativo della durata di circa 6 mesi, finalizzato al recupero di tutte le funzioni del braccio che permetteranno il ritorno alle normali attività quotidiane. Parte anteriore o laterale della spalla, accompagnato da rigidità e da una generale limitazione dei movimenti. Il fastidio si intensifica quando si compie l’azione di sollevare il braccio oltre la testa. Esistono pazienti che lamentano una generale debolezza muscolare e malessere notturno anche quando il braccio è a riposo.
È molto frequente che i muscoli “grandi” siano eccessivamente sollecitati, e che i “piccoli” non riescano a starci dietro, andando così a sviluppare infiammazione dei tendini. In maniera piuttosto infima, la tendinite spesso non ti lascia in pace neanche la notte, quando il braccio è a riposo. In alcune situazioni venivano anche eseguiti dei lavaggi endoscopici sotto guida ecografica proprio perché la calcificazione veniva considerata come elemento principale del problema. Consiglio caldamente di non intraprendere una terapia conservativa senza prima essersi sottoposti a una visita specialistica, in quanto queste misure, se non necessarie, possono seriamente danneggiare i tendini. Come abbiamo detto prima, infatti, la principale causa è l’infiammazione cronica dei tendini.
Solitamente interessa una fascia di età compresa tra i 30 ed i forty anni e nel 10% dei casi è bilaterale. Oltre ai rischi comuni a qualsiasi intervento chirurgico, vi sono alcuni rischi specifici per questo tipo di chirurgia. Prevede una prima fase di terapia antinfiammatoria e riposo in tutore, seguita da una fase riabilitativa che prevede esercizi di recupero della funzionalità con un bilanciamento dell’articolazione scapolo-toracica.
Calcificazione Spalla: Tendinite Calcifica Della Spalla
In seguito all’intervento, l’efficacia ed i tempi del pieno recupero delle funzionalità dipendono molto dall’impegno del paziente nel perseguire con diligenza ilprogramma di riabilitazioneproposto dagli specialisti del staff medico. La fase diriassorbimento, di solito più dolorosa della prima, in cui il deposito di calcio si ammorbidisce gradualmente, risolvendosi spesso in modo spontaneo. Sebbene non vi siano certezze scientifiche sui motivi di questo dato, si pensa che la scarsa irrorazione di sangue delle strutture che compongono la cuffia dei rotatori sia una delle trigger principali della formazione di calcificazioni. Sulla superficie dei tendini si forma una calcificazioneche, quando i tendini scorrono l’uno contro l’altro, aumenta considerevolmente l’attrito e possono in alcuni casi provocare lesioni sulla superficie dei tendini stessi.
«Non esiste ancora un’unica posizione condivisa su come trattare la tendinopatia calcifica – ha dichiarato il professor Luca Maria Sconfienza, uno degli autori dello studio –. Tuttavia, il trattamento ecoguidato mininvasivo è ampiamente diffuso in tutto il mondo ed è attualmente il metodo più impiegato in questa patologia perché è rapido, minimamente invasivo e con un bassissimo rischio di complicanze». La procedura prevede l’iniezione di un fluido nel tendine per sciogliere i depositi di calcio. La tendinopatia calcifica ha un ciclo evolutivo per cui tende advert autorisolversi nella maggior parte dei casi. Per questo motivo almeno inizialmente si sceglie una terapia non chirurgica che mira al trattamento dei dolori con farmaci antiinfiammatori (FANS e/o cortisone).
Perché Trattare Le Calcificazioni Della Spalla?
Significa che un semplice piano di esercizi, che solleciti i tuoi tendini senza sovraccaricarli, può rivelarsi una OTTIMA soluzione. Secondo le attuali linee guida sulla riabilitazione tendinea (di cui Jill Cook è la massima esponente) i disturbi tendinei migliorano se sono sottoposti advert un CARICO, purchè questo sia CONTROLLATO e ADEGUATO. Una ricerca di Yamamoto et al, datata 2010, ha messo in evidenza come il 40% della popolazione SENZA DOLORE ALLA SPALLA abbia una lesione alla cuffia dei rotatori. Un comunissimo problema cervicale può mandare in sovraccarico il trapezio, e da lì alterare anche il movimento della spalla.
L’infiammazione può essere accelerata in modo significativo nei casi di pazienti che si sottopongono ad attività lavorative manuali pesanti oppure a pratica sportiva troppo frequente . La procedura si eseguiva già dalla nice degli anni Settanta, ma sotto guida radiografica, con la limitazione di un pesante carico di radiazioni per il paziente. Le prime evidenze scientifiche sono, invece, del 1995 e le principali sono attualmente le nostre, a partire dal 2009, in particolare due pubblicazioni su Radiology , la rivista di radiologia più importante a livello internazionale. Tale procedura permette la massima precisione e accuratezza, oltre al trattamento di ulteriori eventuali lesioni altrimenti non visibili. Prima dell’intervento, in base alle condizioni generali ed alle caratteristiche del paziente, si concorderà l’anestesia in presenza dell’anestesista. Le informazioni contenute nel Sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.
In alcuni circostanze, sarà utile una TAC o una risonanza magnetica per stabilire dov’è localizzata la calcificazione. Nel post operatorio sono previste visite mediche specialistiche di controllo per assicurarsi che il decorso sia regolare e per autorizzare la fase successiva di riabilitazione. Fase cronica persistentecaratterizzata da dolore costante che si intensifica con il movimento, con una durata superiore a 6 mesi.
Più spesso è coinvolto il lato dominante e talora si può trattare di una patologia bilaterale. La calcificazione alla spalla può dunque essere considerato una patologia molto frequente. La calcificazione è un processo degenerativo che interessa i tendini della spalla ed è caratterizzata dalla formazione di depositi di calcio sulla superficie dei tessuti connettivali dei tendini che provoca un forte dolore. «I tempi di procedura sono stati più brevi e la dissoluzione del calcio è stata più agevole utilizzando due aghi per le calcificazioni dure e un ago per le calcificazioni fluide – riassume il professor Sconfienza –. In termini di risultati clinici dopo un anno di follow-up non c’era alcuna differenza significativa tra trattamento ecoguidato con singolo e doppio in the past. Inoltre, a distanza di 12 mesi, con entrambi i trattamenti non sono state rilevate calcificazioni residue o nuove, né lesioni del tendine ove erano presenti gli iniziali depositi di calcio».
Cosa Fare Dunque Se Si Ha Un Dolore Acuto Alla Spalla Senza Alcun Apparente Motivo?
Sono state ipotizzate numerous teorie che correlano la tendinite calcifica con l’ipotiroidismo, senza però che vi sia un’associazione esclusiva con questa disfunzione endocrina. Può esserci anche il ruolo di un’infiammazione cronica del tendine o una situazione di sovraccarico continuo della spalla. Andiamo allora a vedere quali sono le cause più comuni che possono provocare infiammazione tendinea a livello della cuffia dei rotatori. Sono considerati importanti fattori di rischio per laperiartrite, altro nome con cui viene definita la tendinite calcifica, che comporta l’infiammazione e quindi aumenta notevolmente il rischio di calcificazione. Come ho accennato, la cuffia dei rotatori è una delle sedi più comuni e dolorose per la calcificazione dei tendini della spalla. Dopo il trattamento il paziente rimane in ambulatorio in osservazione per circa mezz’ora e poi torna a casa.
I dati precedenti non significano che “non bisogna mai farsi operare” o che “il tuo fisioterapista è disonesto perchè ti fa terapie che non funzionano”. Nella spalla più che nelle altre strutture è infatti molto importante scegliere tecniche ed esercizi adatti al proprio caso. Prima di tutto significa che seguire le indicazioni del proprio medico, ed evitare di buttarsi a capofitto negli esami auto-prescritti, è sicuramente una buona concept.
Una tra le trigger più comuni del dolore alla spalla negli adulti è la tendinite calcifica, detta anche periartrite, ovvero una patologia caratterizzata dalla presenza di calcificazioni all’interno dei tendini della cuffia dei rotatori. La cosa migliore è fare un tentativo con il riposo (ev.te un tutore od un semplice braccio al collo) ed un antinfiammatorio prescritto dal medico di famiglia. Ma se non c’è un miglioramento dopo pochi giorni, è consigliabile eseguire una semplice radiografia e recarsi dallo specialista. Piccole calcificazioni all’interno di un tendine della spalla rendono ideali le onde d’urto. Calcificazioni di spalla di medie dimensioni, di consistenza pastosa, si lavano discretamente in ecografia. Calcificazioni di oltre un centimetro e di consistenza dura possono ricevere il trattamento ideale con un intervento chirurgico in artroscopia.