Come Scrivere Una Lettera Al Ministro Della Giustizia

Analoga iniziativa speriamo venga intrapresa anche dalle altre associazioni professionali, così come concertato con il CoLAP. Il ministero della Giustizia, istituito nel 1861, col governo Cavour IV, si occupa della gestione giudiziaria del nostro territorio in ambito civile, penale e minorile, oltre che penitenziario. Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, suddiviso in direzione generale del personale e delle risorse, della formazione, dei detenuti e del trattamento. Se in un primo momento questo ministero gestiva tutte le questioni giudiziarie, oltre che le attività legate all’ambito religioso ed ecclesiastico, con l’istituzione del Consiglio Superiore della Magistratura, nel 1958, questo dicastero è stato spogliato di alcune tematiche; specialmente, quelle relative al reclutamento, alle promozioni, alle sanzioni disciplinari e alle dimissioni dei magistrati.

Potremmo suggerire in proposito molti argomenti e citare fonti autorevoli, a partire da Giustiniano in poi. Trattandosi di dare risposte concrete e non di offrire giustificazioni teoriche, per quanto autorevoli esse siano, sembra opportuno restare ai fatti. E il fatto è che negli altri paesi europei, sia di widespread che di civil legislation, il “problema prescrizione” non esiste semplicemente perché, sia pure con le evidenti differenze connesse ai diversi modelli e sistemi, i processi si celebrano comunque in tempi ragionevoli. Nel nostro Paese i termini di prescrizione per i reati più gravi sono all’incirca ventennali.

Come Scrivere Al Ministero Della Giustizia?

Prima che sia troppo tardi si adottino i provvedimenti necessari per vuotare le carceri e mettere in sicurezza per quanto possibile la vita dei detenuti e del personale di custodia. In questo caso, la comunicazione del privato cittadino, al pari di quella del competente ufficio gerarchico, può essere utile a sollecitare un intervento risolutore. Per avere il modello con ilfacsimile della lettera per scrivere al ministero della Giustizia leggi il field sottostante a questo articolo. Per quanto la depressione possa far capolino e per quante ulcere possa beccarmi, danni morali e materiali alla Repubblica in cui credo non ne chiederò mai. Se si pensa che specie al Sud i tempi medi di definizione delle cause superano tutti o quasi, di gran lunga i parametri europei, noi avremmo la possibilità di vedere rovesciato sui tavoli delle Corti di Appello – e questo sta già in piccola parte accadendo – valanghe di ricorsi con la sostanziale “clonazione” di tutto l’arretrato già spaventoso del sistema che si trasforma in “legge Pinto”.

Certo di un intervento risolutore, Vi chiedo di essere aggiornata sull’esito del procedimento di verifica. La condotta non rispecchia i canoni di legalità che dovrebbe ricoprire una story funzione pubblica. Altro potere affidato al ministro della Giustizia riguarda la facoltà di promuovere, anche previa denuncia della cittadinanza, azione disciplinare nei confronti dei magistrati sulla quale si pronuncerà il Consiglio Superiore della Magistratura.

Associazione Ufficiali Giudiziari In Europa

Quello che non immaginavo è che si è creata, come forse period possibile prevedere, una vera e propria “industria” della legge Pinto che – ora capisco perché – blocca da qualche anno tutti i tentativi di modifica, da ultimo quello che a inizio anno aveva fatto capolino con la legge di stabilità. La legge Pinto è diventata una miniera – più per gli avvocati che per i cittadini, ho iniziato a capire – e dunque non si tocca. Lettera al Ministro della Giustizia Abbiamo appreso dalla stampa che il 7 aprile 2010 è stato convocato dal Ministero della Giustizia un tavolo di lavoro sulla riforma delle professioni a cui sono stati invitati solo gli Ordini professionali, essendo ogni associazione rappresentativa delle professioni rimasta fuori ta story invito. Come sa, con la nice del fascismo in Italia è stata abolita la pena di morte, e la Costituzione repubblicana stabilisce che “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità”. Indirizzi di posta elettronica certificata degli uffici del Ministero e degli uffici e delle strutture dell’amministrazione decentrata della giustizia.

Il ministro della Giustizia assume un compito molto importante, in quanto cura l’organizzazione e il funzionamento dei servizi relativi alla giustizia, in piena autonomia e senza ingerenza dei poteri politici, ma solo soggetta alle disposizioni legislative. Per tale motivo, sono costretto/a a richiedere ai Vostri uffici un intervento pubblico finalizzato a porre fantastic a tale vicenda. Una volta inviata la comunicazione, riceverai la notifica di avvenuto protocollo della richiesta da parte dell’ufficio competente. Il numero di protocollo, ti servirà a conoscere lo stato di avanzamento della richiesta e verificare così se l’esposto è andato o meno a buon fine. I ministeri sono articolazioni del Governo e, in quanto tali, sono gerarchicamente i principali enti del nostro ordinamento governativo.

Dipartimento Per Gli Affari Di Giustizia

Con questo intervento, si è riusciti infatti ad evitare l’ingerenza politica nelle questioni riguardanti il potere giudiziario dei magistrati, così da evitare potenziali conflitti di interesse. Ogni ministero svolge la propria funzione amministrativa in conformità all’indirizzo politico stabilito dal Governo temporaneamente eletto. Grazie agli stanziamenti previsti dal bilancio, questo organo ha un potere di spesa limitato alla gestione dei propri uffici pubblici.

Il ministero della Giustizia è situato a Roma, alla via Arenula, numero civico 70. Oltre agli uffici centrali, i ministeri possiedono anche degli uffici di coadiuvamento ad essi preposti, che possono variare dal segretario di Stato (quando non c’è un ministro nominato), al sottosegretario di Stato, passando per i vice ministri, con funzioni delegatorie. Non posso non credere che queste cose, Signor Ministro, non le sappia e non la facciano stare male. So anche com’è andata e cioè che, per motivi che non stiamo a rivangare, il Parlamento ha trovato in questi anni più “ragionevole” occuparsi d’altro. [newline]Cosicché chi si trova nelle carceri italiane, come ristretto o come custode, è esposto al più grave pericolo.

Ma quello, che piaccia o no, era un intervento emergenziale “svuotacarceri” e non è su questi esempi patologici che si può giudicare il sistema. D’altronde Lei stesso ribadisce di credere fermamente nel fine rieducativo della pena, ma che le misure alternative devono essere applicate solo a chi veramente le merita. Potenziava gli strumenti rieducativi personalizzanti e quelli conoscitivi del magistrato, premiando proprio la meritevolezza a scapito di inutili e dannosi automatismi ostativi che impediscono a chi appunto lo merita di accedere a regimi extramurari più utili alla risocializzazione del condannato.

Lei ci ha detto ancora che non riesce a spiegare a chi glielo chiede come mai una persona condannata a quattro anni debba vedere l’esecuzione di quella pena sospesa. Il termine di quattro anni non è un termine tirato a casaccio, quel limite, in ambito internazionale , definisce i reati meno gravi. Sospendere una esecuzione non significa evitare la pena, ma solo far valutare al magistrato, prima che il condannato entri inutilmente in carcere, se questi sia meritevole di scontare la pena in maniera alternativa.

Perché, signor Ministro, condividere e alimentare retoricamente questi interrogativi? Sa bene, infatti, da quali tradition certamente various dalla Sua viene l’idea che il carcere sia una medicina balsamica, che mura e chiavistelli favoriscano il reinserimento e riducano la recidiva, che il lavoro del condannato non debba essere uno strumento di promozione morale dell’individuo ma di punizione . Nonostante si apprenda di una Sua “prudentissima apertura”, resta una incomprensibile diffidenza per quello che allo stato appare l’unico sistema compatibile, non solo con l’art.

Dove Si Trova Il Ministero Della Giustizia?

Ciò significa che gli eventi di pubblica rilevanza, ad esempio, in campo giudiziale, dovrebbero essere portati a conoscenza dei relativi uffici preposti, anche al fine di permettere ai funzionari di intervenire per risolvere le relative problematiche. Nell’incertezza di questi criteri poi (quando è in gioco solo qualche centinaio di euro di differenza tra un caso e l’altro) frequentissimi sono i ricorsi in Cassazione e cinque giudici moltiplicato cento devono accomodarsi a stabilire una serie di allucinanti micro-criteri del caso concreto con arcigna quanto vacua precisione. Prosperano massime, note a sentenza, libri, convegni, formulari, ecc… Interi studi legali si specializzano a rastrellare le cause dimenticate, autentici depositi bancari in cerca di beneficiario. Naturalmente vi saranno casi in cui ciò non sia possibile , ma anche questi casi particolari potranno essere agevolmente risolti con la collocazione in alberghi o altre idonee strutture in cui il necessario “distanziamento sociale” sia garantito. Ne consegue che finché l’epidemia non sia debellata occorre vuotare le carceri e – per dirla in breve – mandare tutti i detenuti nelle proprie case con l’ovvio vincolo di non uscirne. Ma queste misure non possono essere adottate efficacemente in luoghi sovraffollati come le carceri italiane.