Ti indico due libri molto utili, prevenire i tumori mangiando con gusto, di Allegri e della Villarini e poi il cibo della gratitudine. Poi ti consiglio anche tutti i libri di Marco Bianchi e naturalmente il mio blog soprattutto nella sezione cucina preventiva. Ti abbraccio e qualsiasi delucidazione tu abbia bisogno chiedi.
Gli studi DIANA hanno dimostrato che riequilibrando la dieta è possibile anche modificare l’ambiente interno e ridurre, nel sangue, la concentrazione di certi fattori che favoriscono lo sviluppo dei tumori della mammella e che ostacolano la guarigione. La dieta proposta si ispira alla tradizione mediterranea ed a rimedi macrobiotici. I precedenti studi DIANA, progettati e condotti presso l’INT, hanno dimostrato che riequilibrando la dieta è possibile anche modificare l’ambiente interno e ridurre, nel sangue, la concentrazione di certi fattori che favoriscono lo sviluppo dei tumori della mammella e che ne ostacolano la guarigione. Le pazienti coinvolte nello studio, partito nel 2008 hanno adottato un’alimentazione basata sul consumo di cereali integrali, legumi, verdure di stagione, frutta fresca e semi oleaginosi, e povera di cereali raffinati, zuccheri e carni rosse e conservate. Allo stesso tempo, hanno modificato lo stile di vita, introducendo quotidianamente un’attività fisica moderata come, ad esempio, trenta minuti di camminata a passo veloce.
Cereali Integrali
Evitare i grassi di origine animale , eccetto il pesce di qualsiasi tipo e, qualche volta, crostacei e molluschi. Nella dieta Diana si utilizza solo poco olio extravergine di oliva e ancor meno oli di semi spremuti a freddo . Tutti i grassi fanno ingrassare e l’eccesso di peso comporta alti livelli di insulina nel sangue.
Assieme ai cereali integrali aumentano il senso di sazietà favorendo chi desidera dimagrire. L’iniziativa è rivolta a tutte le donne con diagnosi di tumore al seno, senza alcuna esclusione. Possono partecipare a qualunque età, anche se la diagnosi è stata fatta molti anni fa e indipendentemente dallo stadio della malattia. “Negli ultimi cento anni – sostiene Franco Berrino, Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale Tumori, sede dei progetti DIANA – è avvenuto un grande cambiamento nel modo di vivere e di mangiare dell’uomo occidentale, che ha favorito l’insorgere di numerose malattie.
Il Progetto Dianaweb
Un altro bel libro che è uscito da poco è il cibo della gratitudine scritto dalle cuoche di Berrino. “Stiamo assistendo attualmente – dice Bernardo Bonanni, Direttore della Divisione di Prevenzione e Genetica Oncologica dell’Istituto Europeo di Oncologia – advert un grande cambiamento della medicina e della cultura della salute. In particolare, la prevenzione delle malattie tumorali sta compiendo un grande salto, dalla pura ricerca alla applicazione clinica. Ciao cara, se è un pollo ruspante ogni tanto se ti fa piacere puoi mangiarlo. Tra i vegetali lascia stare le arance, melanzane, peperoni e banane.
Gli stessi grassi sono presenti in piccola quantità anche nelle noci e nella soia. Talvolta vengono aggiunti farina o chicchi interi di segale o avena, che riducono ulteriormente la velocità di assorbimento degli zuccheri. È consigliabile in particolare l’utilizzo del fagiolo di soia come story, la cosiddetta soia gialla, anche se richiede lunghi tempi di cottura. Vanno bene anche la soia verde e la soia rossa perché sono ottimi legumii anche se in realtà non si tratta di soia. Vi comunico che tra le attività che svolgiamo, Sabato 6 ottobre, terremo un Evento dal titolo “Cibo e Salute” con la partecipazione del Prof. Franco Berrino, del Dottor Antonio Moschetta, del Regista Gennaro Nunziante e di Pino Africano.
Le persone grasse hanno più bassi livelli di SHBG e quindi più alti livelli di ormoni sessuali disponibili. Questo studio è sostenuto e finanziato dal Ministero della Salute attraverso i fondi del programma integrato per l’oncologia, dall’AIRC e dall’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno grazie all’8 per mille donato all’Associazione di Volontariato Lega Vita e Salute Onlus. Disponibili a modificare la propria alimentazione e lo stile di vita. Non perchè sei stata ammalata, ma perchè ho aperto il weblog proprio con la convinzione e l’entusiasmo per questo tipo di alimentazione. Tutte le verdure vanno bene, sia cotte sia crude, con l’eccezione delle patate per chi vuole dimagrire. È però importante condirle con poco olio extravergine e poco sale, meglio ancora senza grassi, condite con gomasio, tamari, eventualmente senape.
Il pane Diana non è altro che un pane fatto con farina integrale o semi integrale, con semi vari lino ecc. I semi di lino macinati sono anzi la principale fonte di grassi nella preparazione dei dolci Diana. I grassi contenuti nei semi di lino, che appartengono alla stessa classe dei grassi del pesce sono utili per il buon funzionamento dell’insulina e sembra abbiano un’azione antitumorale. Irrancidiscono facilmente per cui è meglio evitare l’uso di farina di lino preparandola invece al momento nel frullatore. Costituiscono con i legumi la base della dieta Diana, che si rifà alla varietà di gusti e di piatti della cucina mediterranea e della cucina tradizionale di tutti i popoli. I legumi inoltre riducono l’attività di alcuni enzimi digestivi e quindi rallentano l’assorbimento intestinale.
Ingredienti Delle Ricette
Il filosofo Feuerbach asseriva che noi siamo quello che mangiamo , quindi, vi sono cibi che ammalano e cibi che guariscono. IlProgetto DIANA 5è uno studio di Prevenzione delle Recidive del Tumore al Seno attraverso l’Alimentazione e lo Stile di Vita.
Archivio Ricette
Spero di poter imparare a preparare piatti gustosi, ma semplici. Ho fatto un take a look at e sono risultata positiva al tumore al seno e alle ovaie. Sono però convinta che anche ciò che mangio può aiutarmi a prevenire. Viene prodotto con farina integrale con l’aggiunta di semi di lino (80 gr per ogni chilo di farina, metà interi e metà macinati). 2000 donne, operate di tumore al seno, per sperimentare un’alimentazione più naturale per difendersi dalla ricaduta della malattia.
Il passaggio ad una dieta ricca di cibi troppo raffinati, un consumo elevato di prodotti animali e uno stile di vita eccessivamente sedentario, ma al contempo molto stressante, hanno portato a favorire alterazioni endocrino-metaboliche legate allo sviluppo di numerose patologie cronico-degenerative, prima poco frequenti nella popolazione. Adottare un’alimentazione più naturale e mantenersi in buona forma fisica per tutta la vita diventa, quindi, il metodo più efficace per difendersi dalle malattie”. Ciao Vanila, l’alimentazione alla Berrino che poi è la stessa del libro della Villarini e Allegro è secondo me la più sana e utile non solo nelle patologie tumorali ma per molte altre patologie come il diabete, l’ipertensione, il colesterolo alto, il refluffo, l’artrosi…per tante infiammazioni.
È un alimento fondamentale della dieta, che tutte le partecipanti agli studi hanno imparato advert apprezzare, ma è bene usare ogni tanto anche piatti a base di orzo, farro, grano saraceno, miglio, per approfittare di tutta la ricchezza e la varietà che i cereali integrali offrono. DIANA 5, promosso e coordinato dalla Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori assieme all’Istituto Europeo di Oncologia , è uno studio multicentrico che vede impegnati i centri di Milano, Torino, Perugia, Napoli, Avezzano e l’IRCCS-CROB Rionero in Vulture ed ha l’ambizioso obiettivo di coinvolgere 2.000 donne, function per tumore al seno. Gli ingredienti della sezione macrobiotica sono integrali, di stagione e del nostro territorio.Farine integrali o di grani antichi, bevande vegetali senza zucchero, olio extravergine di oliva, olio di girasole, mais, lino spremuti a freddo, legumi, frutta secca italiani, sale marino integrale, confetture solo con i zuccheri della frutta. Sono interessata ad una cucina salutare anche se non sono brava in cucina.