Di questa nuova grande coalizione fa parte anche il Movimento 5 stelle, unica forza politica ad essere stata sempre al governo nel corso della XVIII legislatura. Tra i motivi che hanno portato alla scelta di far parte della nuova maggioranza c’era probabilmente anche la convinzione di poter sfruttare il proprio peso politico per indirizzare l’azione di Draghi. I pentastellati, ad esempio, avevano posto la creazione del ministero della transizione ecologica come condizione per il loro appoggio al nuovo governo. Ma qual è il reale peso del movimento all’interno della nuova maggioranza?
Al tempo si sentivano invicibili, certi di aprire tutte le istituzioni come una “scatoletta di tonno”. E con il voto degli italiani che oggi, dopo aver testato il malgoverno pentastellato, hanno scelto di chiudere un disastroso capitolo della storia politica nostro Paese. La doccia fredda per Conte arriva – per una fortuita coincidenza – in un giorno simbolo per i grillini che oggi festeggiano l’anniversario del Movimento. Dodici anni, al teatro Smeraldo di Milano, tutto ebbe inizio in nome di Francesco, il Santo povero. “Il primo passo di questo cambiamento – scrive Davide Casaleggio – lo percorriamo oggi”.
Risposte A Cosa Ha Fatto Il Movimento 5 Stelle
Il Movimento 5 stelle è dunque la forza politica che – in termini numerici – è maggiormente rappresentata sia in parlamento che nella compagine governativa. Tuttavia la sua capacità di incidere in questo momento appare più limitata rispetto all’azione di altri partiti come Lega e Partito democratico. Ciò può in parte essere attribuito alla difficile transizione che il movimento sta attraversando. Tra i ministeri più rilevanti affidati alla guida di un membro dei 5 stelle possiamo citare quello per gli affari esteri dove è stato confermato Luigi Di Maio. Un governo di unità nazionale è un esecutivo che si regge sul sostegno della totalità delle forze presenti in parlamento.
A ciò si deve aggiungere la delicata fase di transizione che sta attraversando il movimento. Il contenzioso ancora aperto con l’associazione Rousseau di Davide Casaleggio infatti impedisce al leader in pectore Giuseppe Conte di prenderne ufficialmente la guida. A coloro che continuano a scrivere “scomparirete”, “non arrivate al 5%” ecc ecc, ricordo che queste parole suonano pesanti per chi ha leccato il culo per tutta la vita e senza politica e denaro pubblico non sa di che vivere. Noi torniamo alla nostra vita in ogni caso, anche se il m5s prende il 40% alle prossime elezioni. Non siamo scaltri come gli altri, non abbiamo usato il denaro degli italiani per rafforzare la nostra posizione e non abbiamo lottizzato il potere. I cookie statistici aiutano i proprietari del sito internet a capire come i visitatori interagiscono con i siti raccogliendo e trasmettendo informazioni in forma anonima.
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Da ricordare anche la questione delle mancate restituzioni da parte dei parlamentari. Come noto infatti, gli eletti con il Movimento 5 stelle sono tenuti a restituire parte dei propri compensi. Tali risorse confluiscono poi in un fondo volto a finanziare attività scelte di volta in volta dagli iscritti al movimento. La diaspora dei pentastellati è poi proseguita nel 2019, con diversi parlamentari che decisero di abbandonare dopo la formazione della maggioranza giallorossa. Tra questi Stefano Lucidi, Ugo Grassi e Francesco Urraro e Davide Galantino .
Durante la scorsa esperienza di governo altri sembravano averlo dimenticato e si stracciavano le vesti ogni giorno, perché esercitavo queste prerogative di legge. Il dibattito su continuità e discontinuità non mi appassiona, non vivo la politica sulla base di personalismi”. Nel giorno dell’annuncio della nascita di un nuovo partito alternativo al MoVimento 5 Stelle, spunta un’altra micro scissione che fotografa il momento di forte divisione.
Al momento, non si può escludere che nasca persino un ulteriore partito che potrebbe essere proprio capitanato da questo duo. Si chiedono cosa ci restano a fare, i grillini, che non toccano palla e devono affannarsi per difendere almeno qualche bandiera, a partire dalla riforma della prescrizione. Certo, i 5 stelle sono inconsistenti anche e forse innanzitutto per colpe proprie. Tra questi anche alcuni dicasteri vicini alle sensibilità del movimento, come il neonato ministero della transizione ecologica, affidato a Roberto Congolani.
Il Nuovo Movimento Di Conte
Nonostante le difficoltà che abbiamo appena visto, il Movimento 5 stelle rimane la prima forza all’interno del parlamento. E ciò nonostante i pentastellati siano stati nel corso della legislatura la vittima principale del fenomeno dei cambi di gruppo. La management di Conte, fortemente voluta dal garante Beppe Grillo, richiederebbe quindi un’ulteriore modifica dello statuto ed un nuovo voto degli iscritti. Attualmente quindi l’ex presidente del consiglio non ha titoli per parlare a nome del M5s. Com’è noto da various settimane è stata annunciata la discesa in campo di Giuseppe Conte come guida di un movimento da rifondare. Ciò perché lo scorso gennaio l’assemblea degli iscritti aveva approvato una modifica dello statuto che prevedeva la creazione di un organo collegiale di 5 membri per la guida del movimento.
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Tra questi figurano anche parlamentari di rilievo come Nicola Morra e Barbara Lezzi . Il M5s è la forza politica più rappresentata nel governo ma è difficile valutare il suo reale impatto politico sulle scelte fatte. Siamo andati al governo con il pd, abbiamo portato avanti il nostro programma, ma ne sta beneficiando il pd.
Oltre Ninety Transfughi Dal M5s Dallinizio Della Legislatura
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